In questo post esamineremo approfonditamente la direttiva ATEX per rispondere ad alcune domande frequenti riguardo a cos’è, cosa regolamenta, dove e perché. Se si lavora o si trascorre molto tempo in atmosfere esplosive, come ad esempio le stazioni di servizio, o alcuni tipi di fabbriche o di officine, è importante valutare se sono necessarie apparecchiature elettriche adeguatamente progettate per ridurre il rischio intrinseco di ignizione presente in questo genere di luoghi, ossia apparecchiature certificate ATEX.
ATEX significato
L’ATEX è una direttiva europea che descrive i luoghi di lavoro e il tipo di attrezzature consentite in un ambiente con un’atmosfera potenzialmente esplosiva.
Cos’è un’atmosfera potenzialmente esplosiva?
Un’atmosfera potenzialmente esplosiva è costituita da una miscela di aria con materiale combustibile come gas, vapori, nebbie o polveri che si combinano in modo tale da poter innescare un’esplosione a determinate condizioni operative.
In quali contesti è presente un’atmosfera esplosiva?
Alcuni dei settori e dei luoghi di lavoro in cui sono ovviamente presenti atmosfere esplosive sono: l’industria petrolifera e petrolchimica, il settore dell’antincendio e dei soccorsi, le stazioni di servizio, le centrali elettriche e gli stabilimenti di prodotti chimici.
Ma possono essere presenti atmosfere potenzialmente esplosive anche in luoghi e settori meno scontati, come ad esempio gli stabilimenti di prodotti farmaceutici, le fabbriche di zucchero, l’aviazione/ispezione di aeromobili, gli impianti di drenaggio comunali, gli stabilimenti in cui si producono smalti e vernici, stabilimenti di produzione di sostanze chimiche, forni industriali, officine, ispezione di serbatoi e autoveicoli, fabbriche di solventi e tensioattivi.
Quello sopra non è che un elenco parziale, ma rende bene l’idea dei luoghi potenzialmente a rischio.
Cosa significa ATEX?
L’ATEX deve il suo nome alle iniziali delle ultime due parole che compongono il titolo della direttiva in francese, ovvero: Appareils destinés à être utilisés en ATmosphères Explosives, ossia “apparecchi destinati a essere utilizzati in ATmosfere ESplosive” in italiano.
Cos’è esattamente la direttiva ATEX e perché è necessaria?
La direttiva ATEX 1994/9/CE consiste in due diverse direttive, una per i fabbricanti e l’altra per i datori di lavoro. È diventata obbligatoria per entrambi il 1 luglio 2003. Da allora, la direttiva per i fabbricanti è stata aggiornata e il 26 febbraio 2014 è uscita la nuova Direttiva 2014/34/UE, in vigore dal 20 aprile 2016.
Come affermato in precedenza, la direttiva ATEX espleta due funzioni:
- In primo luogo, obbliga i fabbricanti a fornire apparecchi elettrici adeguatamente certificati agli utilizzatori finali che andranno a operare in aree potenzialmente esplosive.
- In secondo luogo, dal punto di vista dei lavoratori, c’è un’altra direttiva ATEX (la 1999/92/CE) che stabilisce i requisiti che i datori di lavoro devono rispettare quando hanno impiegati potenzialmente esposti al rischio di atmosfere esplosive e regolamenta le misure di sicurezza e tutela della salute di tali lavoratori.
Entrambe le direttive sono obbligatorie nell’UE.
Dove vige l’ATEX?
La direttiva ATEX è in vigore all’interno dell’Unione Europea. Come accade per tutte le direttive europee, queste diventano legge quando i singoli Stati membri le adottano.
Sebbene la direttiva sia in vigore solo nell’UE, l’ATEX sta rapidamente diventando uno dei principali standard di riferimento in tutto il mondo per quanto concerne la produzione di dispositivi destinati a essere utilizzati in atmosfere esplosive.
Cosa sono le Zone ATEX?
Secondo la direttiva ATEX, all’interno delle atmosfere esplosive ci sono diverse aree che devono essere classificate in base al rischio potenziale che ciascuna presenta, e in ogni area è possibile utilizzare esclusivamente apparecchi con la certificazione pertinente.
Queste varie aree sono classificate in tre categorie, altrimenti dette “zone”:
- Nel caso di atmosfere esplosive con gas e vapori, si parla di Zona 2, Zona 1 e Zona 0.
- Nel caso di atmosfere esplosive con polveri, si parla di Zona 22, Zona 21 e Zona 20.
- La classificazione di ogni zona dipende dal livello di rischio, laddove la Zona (2)2 rappresenta quella a minor rischio e la Zona (2)0 quella a maggior rischio.
Con la direttiva ATEX, tutti gli apparecchi elettrici sono classificati in base a queste zone e, pertanto, conseguentemente certificati per l’utilizzo in sicurezza all’interno di questa o quella zona. Di seguito vengono fornite maggiori informazioni su come vengono stabilite le zone ATEX.
Come stabilire le zone ATEX
La direttiva ATEX riguarda le atmosfere esplosive causate da gas, vapori e polveri che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, possono anch’esse condurre a esplosioni.
Zone ATEX per gas/vapori:
- Zona 0 – Area in cui un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbie è presente continuamente o per lunghi periodi o di frequente.
- Zona 1 – Area in cui un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbie potrebbe essere occasionalmente presente durante il normale funzionamento.
- Zona 2 – Area in cui un’atmosfera esplosiva costituita da una miscela di aria e sostanze infiammabili sotto forma di gas, vapori o nebbie non è presente durante il normale funzionamento ma, qualora fosse presente, persisterebbe solo per brevi periodi.
Zone ATEX per polveri:
- Zona 20 – Area in cui un’atmosfera esplosiva sotto forma di una nube di polvere combustibile nell'aria è presente continuamente o per lunghi periodi o di frequente.
- Zona 21 – Area in cui un’atmosfera esplosiva sotto forma di una nube di polvere combustibile nell'aria potrebbe essere occasionalmente presente durante il normale funzionamento.
- Zona 22 – Area in cui un’atmosfera esplosiva sotto forma di una nube di polvere combustibile nell'aria non è presente durante il normale funzionamento ma, qualora fosse presente, persisterebbe solo per brevi periodi.
La tabella di seguito sintetizza tutte queste informazioni in maniera più facilmente fruibile.
|
Categoria 1 |
Categoria 2 |
Categoria 3 |
Livello di protezione |
Molto elevato |
Elevato |
Normale |
Pericolo costituito da miscele di aria e gas, vapori, nebbie o polveri |
Lunghi periodi o di frequente |
È probabile che sia presente |
È improbabile che sia presente e, qualora lo fosse, solo di rado o per un breve periodo |
Protezione richiesta |
2 mezzi di protezione indipendenti / OPPURE sicurezza anche in caso di 2 guasti indipendenti |
Anche in caso di malfunzionamenti o guasti frequenti |
Solo durante il normale funzionamento |
Utilizzo (Gas) |
Gas: Zona 0, 1 e 2 |
Gas: Zona 1 e 2 |
Gas: Zona 2 |
Utilizzo (Polvere) |
Polvere: Zona 20, 21 e 22 |
Polvere: Zona 21 e 22 |
Polvere: zona 22 |
Come si legge la marcatura ATEX
Leggere le marcature ATEX sui prodotti può essere difficile. Per imparare a decifrare le etichette, possiamo usare come esempio la marcatura ATEX presente su Torcia Peli 3315Z0.
- Marchio CE (marcatura ATEX) e logo ATEX
- La prima riga riporta la marcatura Ex per le atmosfere esplosive con gas
- La seconda riga riporta la marcatura Ex per le atmosfere esplosive con polveri
- L’ultima riga riporta il numero del certificato di esame del tipo UE/CE
Usa le tabelle di seguito per capire come funziona effettivamente il sistema di marcatura e mettilo a confronto con la marcatura per apparecchi della Torcia Peli 3315Z0 di cui sopra.
Marcatura ATEX per Gas e Vapori |
||
I |
Gruppo di Apparecchi |
Approvato per miniere |
II |
Non per miniere |
|
1G |
Categoria Apparecchi e Ambiente |
Categoria 1, uso in Zona 0/1/2 |
2G |
Categoria 2, uso in Zona 1/2 |
|
3G |
Categoria 3, uso in Zona 2 |
|
Ex |
Marcatura specifica |
Protezione da esplosione |
ia/ib/ic |
Tipo di protezione |
Livello di sicurezza intrinseco del dispositivo in Zona 0/1/2 |
IIA |
* Gruppo Gas |
ad es. Propano |
IIB |
ad es. Etilene |
|
IIC |
ad es. Idrogeno |
|
T1/T2/T3 |
* Classe di temperatura |
Massima temperatura superficiale di 450°C/300°C/200°C |
T4/T5/T6 |
Massima temperatura superficiale di 135°C/100°C/85°C |
|
Ga/Gb/Gc |
Livello di protezione degli apparecchi |
Elevato, sicuro con 2 guasti/elevato, sicuro con 1 guasto |
Marcatura ATEX per Polveri |
||
I |
Gruppo di Apparecchi |
Approvato per miniere |
II |
Non per miniere |
|
1G |
Categoria Apparecchi e Ambiente |
Categoria 1, uso in Zona 0/1/2 |
2G |
Categoria 2, uso in Zona 1/2 |
|
3G |
Categoria 3, uso in Zona 2 |
|
Ex |
Marcatura specifica |
Protezione da esplosione |
ia/ib/ic |
Tipo di protezione |
Livello di sicurezza intrinseco del dispositivo in Zona 0/1/2 |
IIA |
* Gruppo Polveri |
ad es. Fibre infiammabili |
IIB |
ad es. Polveri non conduttive |
|
IIC |
ad es. Polveri conduttive |
|
T |
* Classe di temperatura |
Deve essere indicato il livello di massima temperatura superficiale |
Da/Db/Dc |
Livello di protezione degli apparecchi |
Elevato, sicuro con 2 guasti/elevato, sicuro con 1 guasto |
PELI Products: esperti in Illuminazione ATEX
Sin dal 1976, Peli Products realizza SISTEMI DI ILLUMINAZIONE AVANZATA con le più elevate Certificazioni di Sicurezza. In costante innovazione e sempre oltre le aspettative, i prodotti Peli sono progettati per la vita.
Peli Products si assicura di essere completamente conforme a tutti i regolamenti e le normative, anche quando ciò significa aumentare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo o dover attendere più a lungo prima che i prodotti possano essere immessi sul mercato.
Le torce Peli sono costruite con materiali della migliore qualità e progettate per soddisfare i requisiti della più recente direttiva ATEX (2014/34/EU); in caso di superamento della massima superficie consentita, vengono utilizzati materiali antistatici.
Per visualizzare l'intera gamma di lampade ATEX di Peli, fare clic sul pulsante sottostante.
Post a comment